by Giulio Catalucci
Nella notte tra il 6 e il 7 luglio 2023, sette ragazzi hanno picchiato e violentato una 19enne in un cantiere abbandonato del Foro Italico di Palermo. La ragazza, incontrata in un locale della Vucciria, conosceva solo uno dei suoi aggressori, il 22enne che ha voluto riprendere la violenza con il cellulare. I sette sono stati arrestati e interrogati dalle autorità. Tra loro, anche un ragazzo che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. L’abuso sessuale, come detto, si è verificato in un cantiere abbandonato nei pressi del Foro Italico, poco distante dal centro cittadino e dalla zona della Vucciria. La violenza di gruppo è diventata in poche settimane oggetto delle prime pagine dei giornali italiani e i 7 adolescenti (di cui uno solo minorenne all’epoca dei fatti) sono stati interrogati e di seguito arrestati. In base a quanto denunciato dalla giovane alle autorità, ad adescarla quella sera è stato in particolare un ragatto, 22enne, che era l’unico del branco a conoscere effettivamente la vittima (la quale ha difatti confermato di ignorare chi fossero gli altri aggressori). Durante lo stupro questo soggetto in particolare si occupava di filmare gli altri suoi amici mentre compivano il crimine sessuale sulla povera ragazza. Secondo ricostruzioni più dettagliate, in particolare il ragazzo avrebbe invitato la vittima (cui il nome non sarà fatto per ragioni di riservatezza, ndr) a trascorrere una serata in compagnia, ma pare avrebbe esortato il barista del locale a “far ubriacare per bene” la 19enne. L’adolescente però avrebbe detto al barista di non ascoltare quanto raccomandato dai ragazzi e di smettere di versarle alcolici. Le sue richieste non sono però state ascoltate e la giovane, stordita dall’alcol, è stata sollevata di peso dai 7 fino al luogo dove è avvenuto il macabro fatto. Oltre alla terribile violenza sessuale, i giovani hanno messo in atto una violenza fisica particolarmente pesante, fatta di calci, pugni, schiaffi e forte strette che le hanno procurato vistose ecchimosi, nel tentativo di farla tacere e impedirle di divincolarsi. La vittima sarebbe poi stata trovata agonizzante e denudare da una donna passante, qualche ora dopo il misfatto. Donna che ha immediatamente allertato i soccorritori e quindi facendo intervenire un’ambulanza sul posto. Portata in ospedale e dopo essere tornata nelle sue facoltà ha ha sporto denuncia, affermando di essere stata troppo ubriaca per rendersi conto di cosa le stesse accadendo, spiegando di aver in buona fede seguito il branco dopo la serata nel locale, convinta del fatto che l’avrebbero riaccompagnata a casa. Un retroscena inquietante emerso nel corso delle indagini è che, per stessa ammissione dei violentatori, la 19enne si sarebbe sentita male più volte, svenendo anche durante l’abuso. Il caso ha avuto un forte eco mediatico, sia per la brutalità e la giovane età degli aggressori che pone sempre più un rilevante problema di sicurezza nelle città e di violenza giovanile, sia perché nella giornata di ieri la sfortunata vittima ha deciso per la prima volta di parlare in pubblico dopo un lungo silenzio.

E così, sul suo profilo Instagram, ha scritto un post che è in realtà uno sfogo doloroso contro chi l’ha criticata sui social per i video che ha pubblicato prima dello stupro. Video di una giovane come tante in cui la vittima canta e balla su note trap. «Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto con cose del tipo “ah ma fa i video su Tiktok con delle canzoni oscene é normale che poi le succede questo”, oppure “ma certo per come si veste”», commenta in una storia sul social di poche ore fa.
«Me ne dovrei fregare ma non lo dico per me di non sparare stronzate più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me potrebbero ammazzarsi, – si sfoga – sapete che significa suicidio? Purtroppo per voi mi ci asciugo il c… con sto commenti inutili perché sennò avrei già tolto i tiktok quando la notizia é saltata fuori perché già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro a dire stronzate ma io rimango me stessa». «Perciò chiudetevi la boccuccia e continuate a guardarvi le altre tiktoker che si aprono le gambe nei video commentandoli col cuoricino e la bava piuttosto che giudicare una ragazza stuprata», concludendo lo sfogo.