by Giulio Catalucci
É una storia drammatica quella che arriva dalla provincia di Napoli, dove una donna al volante della propria auto, probabilmente intenta a fare pratica di guida, ha travolto e ucciso la propria bambina: la vettura, un’ Audi per l’esattezza, sarebbe partita con la retromarcia ingranata causando la morte quasi istantanea della piccola Aurora che, disgraziatamente, si trovava proprio sulla traiettoria in quell’esatto momento.
Stando alle ricostruzioni de Il Messaggero, la donna infatti non deteneva la patente di guida e si stava esercitando. E alla base del misfatto ci sarebbe proprio un mix letale di inesperienza ed imperizia. La bambina a maggio avrebbe compiuto sette anni. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di sabato nel parcheggio di una villa comunale a Casalnuovo (NA). Stando sempre al quotidiano romano, la mamma della vittima, una donna di 33 anni, si è messa da sola al volante della Audi A3, duemila di cilindrata, mentre la figlioletta e il compagno la aspettavano all’esterno, qualche metro dietro la vettura. Invece di inserire la prima, però, avrebbe messo la retromarcia, schiacciando in pieno la piccola.
Secondo le dichiarazione del padre della vittima invece, nonché compagno della donna, la dinamica è stata accidentale ed estremamente veloce, impedendogli di poter salvare la vita della povera figlioletta. Racconta comunque di aver tentato di fermare il mezzo a mani nude, non riuscendoci.
Portato al pronto soccorso dell’ospedale La Schiana di Pozzuoli, gli sono state diagnosticate una serie di ferite non gravi. La bimba è rimasta schiacciata tra la parte posteriore della macchina e il palo di ferro. E’ morta quasi subito.
L’aspetto più misterioso ed inquietante però risiede in un particolare emerso solo dopo qualche ora: Inizialmente le forze dell’ordine erano state allertate dalla falsa notizia, messa in giro da alcuni testimoni nel tentativo di proteggere la donna, che a travolgere la piccola fosse stato un pirata della strada, fuggito subito dopo lo schianto. Ma, quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato la donna e il compagno disperati, che urlavano e piangevano, e la dinamica è stata chiara. Si apprende che L a donna è stata iscritta al registro degli indagati.
Giulio Catalucci
